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Masochismo Narcisistico.


Psicologo Psicoterapeuta Firenze

Perché alcune persone ricercano attivamente esperienze che generano in loro dolore, si impongono restrizioni o sacrifici che raggiungono talvolta il limite estremo dell'umiliazione? Perché alcune persone inseguono la sofferenza, sia fisica che psicologica, danneggiandosi, punendosi o rimproverandosi?

Per provare a rispondere dobbiamo considerare il complesso tema del masochismo, andare al di là della sua descrizione puramente fenomenologica e comprenderne le motivazioni inconsce.

Altrove (Il piacere del dolore) ho parlato del masochismo definendolo come la ricerca (conscia o inconscia) di dolore che il soggetto insegue perché, su un altro livello, genera in lui piacere e ho spiegato che in alcune condizioni particolari esiste un complicato circuito psicologico che lega strettamente tra loro piacere e dispiacere.

Ho anche specificato che esistono due situazioni distinte in cui il piacere può essere raggiunto attraverso il dolore: la prima, in cui la sofferenza autoinflitta serve ad allontanare un dolore più grande e la seconda, in cui la sofferenza genera direttamente piacere.

In questo articolo mi concentrerò su quest'ultima condizione, definita a suo tempo da Cooper (1988) come Masochismo Narcisistico, proprio per indicare la connessione dinamica esistente tra narcisismo e masochismo, non solo nella psicopatologia grave ma anche nel comportamento socialmente accettabile che alcune persone mettono in pratica quotidianamente, a volte, come detto, in maniera del tutto inconscia.

Il narcisismo è una condizione psicologica in cui la persona organizza la sua vita attribuendo rigidamente una scala di valori a qualsiasi tipo di attività, siano questi pensieri, sentimenti o legami. Sotto la pressione di un giudizio comparativo costante, il proprio Sé è vissuto come superiore o inferiore rispetto a modelli ideali o a persone che li incarnano (Kernberg, 1975).

Per illustrare questa condizione possiamo fare l'esempio di una persona che si ammala di una qualche malattia organica: se in lui prevale un “sistema di significazione narcisistico” proverà un forte senso di inferiorità per avere un corpo che gli appare debole e malandato. A questo, probabilmente, seguirà la vergogna legata alla fantasia che la malattia possa dimostrare al mondo intero quale persona imperfetta e vulnerabile essa sia.

Quando il funzionamento psichico di una persona è centrato su preoccupazioni narcisistiche, l'autostima è fortemente dipendente da idee riguardanti l'essere soggetti eccezionali o dal meritarsi un trattamento speciale rispetto agli altri. Quando queste percezioni non trovano conferme nella realtà, il narcisista prova un forte senso di imbarazzo o di inferiorità che può portare fino al pericoloso crollo della sua autostima. È a questo punto che entra in gioco il masochismo, alleandosi e sostenendo il sentimento di grandiosità del narcisista.

Infliggersi e sopportare il dolore, negarsi piaceri di vario genere, manifestare frequenti atti di sacrificio, sono tutte azioni che permettono al soggetto di percepirsi e di esibirsi quale persona eccezionale.

In casi come questi, che Anzieu (1968) definiva come di “glorificazione della sofferenza”, il soggetto narcisista è in grado di ottenere una precisa identità idealizzata attraverso le condotte masochistiche: l'autosacrificio e la sopportazione della sofferenza divengono la prova della propria grandiosità.

Per capire l'importanza del legame tra masochismo e narcisismo basti pensare a come, in certi casi, l'amore incondizionato verso un partner, l'amicizia più disinteressata, la generosità, l'automoderazione o l'impegno militante (sociale, politico, religioso ecc.) non siano un mezzo indispensabile per il benessere altrui o per il raggiungimento delle mete specifiche, ma uno strumento per affermare la propria “superiorità etica” (Parkin, 1980), un modo per vedersi e per essere visti come pieni di valore: un buon partner, un buon amico, un'anima pia.

Ovviamente è impossibile stabilire sulla base delle azioni esterne la presenza del masochismo narcisistico. Questo tipo di comprensione può essere raggiunta solo attraverso l'esplorazione delle motivazioni e del significato inconscio che il sacrificio ricopre nelle fantasie del soggetto.

In questo senso, lo psicoterapeuta ha il compito di indagare quali scenari immaginari siano presenti nelle fantasie e nei sogni a occhi aperti di chi, paventando una certa superiorità o lodando il proprio sacrificio, in realtà cerca di arginare la fragilità del suo Sé, scongiurando così il crollo della sua autostima.

Bibliografia.

Anzieu, D. (1968). De la mythologie particulière à chaque type de masochisme. In: Bulletin de l'Association Psychanalytique de France, 4, pp.84-91.

Cooper, A. M. (1988). The narcissistic-masochist character. The Analytic Press, Hillsdale, NJ.

Kernberg, O. (1975). Sindromi marginali e narcisismo patologico. Boringhieri, Torino (1987).

Parkin, A. (1980). In masochistic enthralment. In: International Journal of Psycho-Analysis, 61, 3, pp.139-50.

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